Ph. Mattia Zoppellaro

“Il progetto artistico nasce da una collaborazione tra Wallabe Urban Art, il Presidente Bocar Juniors Tito Livio Franzolin e Panathlon Club”

Tra le (tante) immagini del recentissimo Campionato Europeo di calcio, una su tutte rimarrà impressa nel cuore e nei ricordi di tutti: l’abbraccio tra Roberto Mancini e Gianluca Vialli, dopo la parata decisiva di Donnarumma che ci ha incoronati vincitori allo Stadio di Wembley.
In quell’abbraccio c’erano gioia, rabbia, riscatto e rinascita: la gioia di un europeo appena vinto, dopo quello ormai sbiadito del lontano 1968, la rabbia per un destino avverso che non ci voleva campioni, il riscatto di una nazione tra le prime ad essere piegate da un virus sconosciuto e terribile, la rinascita di un movimento calcistico che fino a pochi anni fa sembrava essersi smarrito.
La curatrice di Wallabe, Federica Sansoni, ha ritenuto che la bellezza, la potenza emozionale di quel gesto andasse preservata e convogliata in un progetto artistico. Da qui è nata l’opera realizzata da uno degli “ideatori” della Street Art italiana, Ozmo, sulle pareti dello stadio Bressan di Adria.

Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, negli anni Novanta, Ozmo si concentra sulla pittura e sul writing. Poi, nel 2001, si trasferisce a Milano e, insieme a un piccolo gruppo di amici, getta le basi per quella che sarebbe diventata la Street Art italiana, di cui è uno degli indiscussi pionieri.

Ph. Mattia Zoppellaro

Ozmo ha realizzato interventi di arte pubblica monumentale nelle più importanti capitali dell’arte contemporanea e urbana in Italia e all’estero, tra cui San Francisco, New York, Miami, Atlanta, Chicago, Londra, Berlino, Parigi, Shanghai, Mosca, Saõ Paulo, Fortaleza, La Habana, Capo Verde, Lugano, Beirut, Tunisi, Milano, Roma, Ancona, Palermo, Bari, Torino.

Il fotografo di fama internazionale Mattia Zoppellaro, che ha ritratto, tra gli altri, U2, Lou Reed, Patti Smith e Depeche Mode e collaborato con numerose riviste di prestigio come Rolling Stone, Vanity Fair, GQ, ha creduto nel progetto di Wallabe. Le foto che ritraggono l’opera e l’artista hanno infatti la sua firma.

Ph. Mattia Zoppellaro

FOTO UFFICIALI di MATTIA ZOPPELLARO

WALLABE è un’associazione culturale senza scopo di lucro che realizza progetti di rigenerazione urbana e riqualificazione del territorio attraverso il linguaggio dell’arte, in questo caso della street art.


L’associazione unisce curatori, esperti di comunicazione nel mondo dell’arte e del city branding, designer e architetti, con la mission permettere alle
comunità locali di riflettere sull’importanza del ruolo attivo dei cittadini nei processi che condizionano la qualità dell’ambiente in cui viviamo.

L’approccio proposto combina innovazione, cultura e tecnologia e si concretizza attraverso la realizzazione di opere di street art e, quando possibile, l’utilizzo di prodotti (nanotecnologie) mangia-smog.

I progetti che WALLABE realizza aspirano ad essere momenti di riflessione, di condivisione e di connessione tra i diversi portatori di interesse di uno spazio vissuto da tutti (la città), spesso non consapevoli dell’importanza dei gesti di ogni giorno.

Logo Wallabe

TESTO A CURA DELL’UFFICIO STAMPA WALLABE
Daniela Pavan e Federica Sansoni

Ph. Studio Artax
Ph. Marco Bressanin
Ph. Matilde Franzolin
Ph. Matilde Franzolin